Le porte aperte dall'inglese

Pubblicato il 22 Nov 23 - Autore Marina

Cari amici, ormai la società italiana ha capito che dell’inglese non si può fare a meno: vuoi per viaggiare sereno, vuoi per trovare lavoro (o trovarne uno migliore, o avere un avanzamento di carriera), vuoi per essere a tuo agio nel seguire le parole di una canzone anglofona che tanto ti piace, o leggere in lingua originale il tuo autore preferito o, infine (last but not least) stare al passo con i giovani, siano essi figli tuoi o del mondo, che cominciano a masticare l’idioma inglese quando ancora non sanno scrivere (anche se non sempre la scuola dell’obbligo riesce ad essere efficace nell’insegnamento della lingua straniera, soprattutto per l’elevato numero degli alunni per classe).

Ritornando alle “porte” del nostro titolo: sicuramente si possono aprire, oppure anche no, come è successo a qualche bravo attore italiano, interpellato per ruoli anglofoni, ma non selezionato per via di un inglese scarso… Valerio Mastandrea, Elio Germano, Marco Giallini, Silvio Orlando ne sanno qualcosa. Al pari delle bellissime e talentuose Claudia Gerini e Sabrina Ferilli.

Ma passiamo a testimonianze positive di successo: ecco a voi quattro illustri esempi di VIP che l’inglese se lo sono imparato per bene, esattamente come stanno facendo i fantastici corsisti e le meravigliose corsiste delle lezioni EasyEnglish di MusicArt! (Approfitta anche tu della prima lezione gratuita, per te e/o per i tuoi figli: capirai che i nostri corsi sono divertenti, efficaci, motivanti!).

Sofia Loren

Meravigliosa icona di sensualità tutta italiana, a partire dalla fine degli anni ’50, Sofia Loren diventa la protagonista, recitando in inglese, di numerose produzioni statunitensi di rilievo, affiancata dai più grandi volti maschili di Hollywood.
Nel 1958, per la regia di Melville Shavelson, recita al fianco di Cary Grant nella commedia romantica “Un Marito per Cinzia”, considerato, insieme a Orchidea Nera, uno dei suoi migliori film americani.

MusicArt

Pierfrancesco Favino

Romano, 44 anni, dotato di ottima pronuncia britannica, Favino è stato il protagonista di “Promises”, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021. L'attore romano, recita in perfetto inglese nel film tratto dal best-seller della scrittrice francese Amanda Stress, che lo ha adattato per il cinema, curandone la regia e scegliendo oltre a Favino, l'attrice inglese Kelly Reilly ed il francese Jean Reno.

In seguito, Ron Howard l’ha voluto in “Rush” come baffuto Clay Regazzoni, scusandosi addirittura in pubblico per il ruolo contenuto; si può vedere Favino anche in “World War Z”, zombie-kolossal di Marc Forster, dove si confronta senza complessi con l’eroe Brad Pitt facendo uno scienziato italiano impegnato a salvare il pianeta dai mostri. All’inizio il regista aveva pensato a un francese per quel ruolo non proprio secondario, anche molto parlato; Favino si fece avanti, superò un impegnativo provino in inglese e la parte fu sua.

Antonio Banderas

Il famoso attore spagnolo, molto apprezzato per il ruolo di Salvador Mallo in “Dolor y Gloria”, è un chiaro esempio che per imparare l’inglese è necessario credere in se stessi.

In occasione della sua prima intervista per una produzione statunitense, nel 1992, ricorda che sapeva solo “Yes, No, Woman, Man”. Ma già nel 1993, dopo un anno di studio intensivo dell’inglese, recita un ruolo nell'acclamato film sull'AIDS “Philadelphia”, di Jonathan Demme. Il personaggio più iconico, però, è quello che vede Antonio Banderas come Zorro, insieme a Catherine Zeta-Jones: il film è “La maschera di Zorro”, del 1998, per la cui parte ottiene un'altra nomination ai Golden Globes. Ne ha fatta di strada: oggi Banderas non è solo attore e regista, ma anche un apprezzato e rodato doppiatore in spagnolo, inglese e italiano.

Penelope Cruz

La star spagnola Penelope Cruz ha avuto molto successo negli ultimi anni grazie a ruoli in cui ha dovuto usare l’inglese, ma non è sempre stato così facile. Originaria di una piccola città vicino Madrid, in Spagna, l’idea del successo a Hollywood non era un obiettivo realistico, soprattutto senza conoscere l’inglese. Penelope ha ammesso in diverse interviste che, poiché studiò francese al liceo, l’inglese arrivò tardi. Dopo aver ottenuto il suo primo ruolo inglese nel film del 1998 “Hi-Lo Country”, Penelope non sapeva ancora parlare bene in inglese e memorizzava i suoi copioni parola per parola anche senza sapere cosa significassero.
Ovviamente, man mano che la sua carriera progrediva, il suo impegno nell’apprendimento dell’inglese è cresciuto. Così è riuscita a diventare la prima attrice spagnola a vincere un Oscar nel 2004 per il film “Vicky Cristina Barcelona” e ad avere la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Qui, la vediamo in “Vanilla Sky”…non so se le lettrici comprendono che il suo inglese l’ha portata tra le braccia di Tom Cruise! (di cui, come si capirà tra le righe, Marina, l’autrice di questo articolo nonché insegnante bilingue ita/eng di EasyEnglish presso MusicArt è una sfegatata ammiratrice… ^_^).

E allora, alla luce di questi esempi positivi, sappiate che MusicArt può aiutarvi brillantemente nell’intento di imparare o migliorare il vostro inglese: con corsi in sede o da remoto, individuali o in piccoli gruppi, per studenti di tutte le età, potrete presto vivere anche voi la soddisfazione di aprire nuove porte!

Marina

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