Pubblicato il 16 Feb 23 - Autore Ivan Gazzi
Cosa è successo negli ultimi anni?
Che fine hanno fatto le band?
Quelle formate da ragazzi, uomini, persone che hanno fatto musica assieme, in un garage, in una sala prove, che si confrontavano, si alleavano per un unico credo e progetto, quelli che si divertivano e si scontravano su accordi arrangiamenti, brani...
Insomma, come si faceva una volta. Come si è sempre fatto.
Negli ultimi anni e tutt’ora va molto l’individualismo, in tutte le sue forme.
Con l’arrivo del PC, di nuovi e sempre più innovati software e hardware, siamo arrivati a fare musica soli in una stanza, se così provocatoriamente possiamo definirla.
Sono Ivan Gazzi. Insegno musica da 30 anni, e sono il presidente di MusicArt con sedi nella provincia di Monza Brianza, Lecco e Como – (Malgrate, Dolzago, Cassago, Inverigo, Besana B.za e Lesmo).
Ho iniziato negli anni '90, e diciamocela tutta, di bella musica se ne poteva ancora ascoltare, ma soprattutto c’erano ancora le band, molte band, con i loro sogni, quelli di diventare bravi come loro, i nostri idoli, i nostri maestri ispiratori di sempre.
Guns N’ Roses, Nirvana, AC/DC, Iron Maiden, Police, Queen, Dire Straits, Led Zeppelin…
Le nostre band Italiane: Afterhours, Litfiba, Vasco Rossi, Timoria, Subsonica, Marlene Kuntz, Negrita, Elio e le Storie Tese e tanti altri ancora.
Insegnando mi rendo conto che in passato le richieste da parte dei miei alunni erano quelle di emulare proprio quelle band che a mio parere hanno chiuso un'era storica.
A oggi il vuoto, non ci sono ispirazioni nel presente.
Nel 2016 a Roma si formò una Band Italiana, che diventerà nota solo 2 anni dopo nel 2018: I Måneskin.
Su loro si potrebbe aprire un dibattito infinito, sulla loro bravura o meno, piuttosto che il loro bagaglio tecnico e quello musicale. Ma non è questo che importa.
La cosa più strana, interessante e bella è che alcuni dei nostri alunni di MusicArt, hanno iniziato a chiedere di imparare a suonare i brani scritti e arrangiati dagli stessi Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio.
In una delle nostre sedi si è formata una band che ha iniziato con i brani di Måneskin.
Chiaramente il nostro maestro coordinatore sta aprendo loro anche altri orizzonti sul passato.
Dopo questa mia breve e personale analisi, voglio trarre delle conclusioni.
Mi voglio augurare che la band dei Måneskin sia da motivazione per i nostri ragazzi per rilanciare la musica fatta da più persone che decidano di stare assieme condividendo passioni e amore per la musica.
Ivan Gazzi